falsificabilità
sf. [da falsificare]. In logica matematica, termine sovente usato quale sinonimo di riduzione all'assurdo. Nell'ambito degli studi sulla conferma, in logica induttiva, K. Popper respinge la concezione induttivista della ricerca scientifica in favore di quella fondata sulla falsificabilità; secondo Popper infatti, un'ipotesi generale non può dirsi verificata qualunque sia il numero degli esempi particolari di essa che risultino veri. Questo non significa che le affermazioni generali empiriche non siano distinguibili da quelle metafisiche. La distinzione sta nel fatto che le ipotesi scientifiche sono controllabili dall'esperienza, nel senso che è possibile elaborare test per controllarne la falsità. In altri termini l'unico elemento che raccomanda un'ipotesi scientifica è la sua resistenza ai vari tentativi di falsificarla. È questo che dà carattere empirico alle teorie scientifiche e non l'assunzione della validità di procedimenti induttivi che cerchino di giustificare il passaggio da esempi particolari a una legge generale.