enduro
s. angloamericano usato in italiano come sm. [da endurance, durata]. Specialità motociclistica sviluppatasi negli Stati Uniti e consistente nell'affrontare percorsi di centinaia di chilometri lungo piste segnate alla meglio attraverso praterie e deserti. Per questo tipo di competizione si utilizzano speciali motociclette, dette appunto enduro o scrambler, che sono a metà strada fra i veicoli da cross e quelli da turismo: i motori sono soprattutto a due tempi, con cilindrate da 50 a 750 cm3 (le più usate per le competizioni medio-brevi sono le enduro da 350 cm3); il telaio è analogo a quello delle moto da cross ma con la forcella anteriore maggiormente inclinata per rendere il veicolo più stabile nei lunghi rettilinei e nelle curve prese a forte velocità; la parte terminale dello scappamento è spesso sopraelevata per evitare gli urti su terreni accidentati; i parafanghi sono piuttosto distanziati dalle ruote per favorire l'escursione di queste (abbastanza accentuata date le particolari sospensioni elastiche adottate); la sezione dei copertoni è maggiorata e i battistrada presentano accentuate scolpiture. Gli enduro, infine, sono dotati di dispositivi di illuminazione e di scarico regolamentari (per cui possono circolare su strada), nonché di grosse selle con imbottiture sovradimensionate e di serbatoi di grande capacità, dato che spesso le competizioni durano più di una sola giornata. § A partire dalla metà degli anni Settanta il termine enduro è stato sempre più ampiamente impiegato per indicare gare prima definite di “regolarità”. L'enduro è una gara che si svolge su un percorso aperto al traffico, nel rispetto delle norme del Codice della strada, comprendente un certo numero di tratti cronometrati e chiusi alla normale viabilità, con medie e tempi di percorrenza prefissati da un'apposita tabella di marcia. Negli ultimi tempi l'enduro è divenuta una delle discipline motoristiche più praticate, con crescita notevole sia del numero delle gare ai vari livelli, sia dei partecipanti. Le prove di enduro sono competizioni massacranti; il pilota non deve mai abbandonare il tracciato o percorrerlo in senso inverso, pena l'immediata esclusione. Lungo il percorso sono previsti dei tratti cronometrati chiusi al traffico e dei controlli di due tipi: orari, per controllare il transito dei concorrenti rispetto agli orari di passaggio loro prefissati, e di passaggio, nei quali un addetto appone un timbro sulla tabella di marcia per certificare il rispetto del tracciato. I tratti cronometrati chiusi al traffico possono essere "in linea", o dicross-country, con partenza e arrivo in località diverse, e "fettucciati", su circuito chiuso lungo almeno 3 km. Vengono stilati tre tipi di classifica: assoluta, in base alle prestazioni dei singoli piloti; di classe, in base alla cilindrata del mezzo impiegato; a squadre, in base al risultato dei primi tre piloti classificati di ogni squadra, più il quarto, in caso di parità. In Italia possono partecipare alle gare di enduro tutti i piloti in possesso della prescritta licenza della Federazione Motociclistica Italiana, nonché squadre di motoclub, scuderie o case motociclistiche, comprendenti da tre a quattro conduttori con moto di almeno due cilindrate diverse. I piloti sono divisi nelle categorie senior, junior, cadetti e promozionale. Le moto a 2 tempi sono suddivise nelle classi: fino a 80 cm3; da 80 a 125 cm3; da 125 a 250 cm3; oltre 250 cm3 e fino a 500 cm3, più una, riservata agli esordienti, fino a 50 cm3; quelle a 4 tempi sono divise nelle classi fino a 250 cm3, oltre 250 e fino a 400 cm3, e oltre 400 cm3.