encoder
s. inglese (propr. codificatore) usato in italiano come sm. Dispositivo ottico-elettronico utilizzato come trasduttore di posizione angolare e di velocità di rotazione di assi. Trova applicazione negli azionamenti per macchine utensili, nei posizionamenti, nei motori in generale. Essenzialmente è costituito da un disco, solidale a un asse di rotazione, sulla periferia del quale sono ricavati per fotoincisione dei segmenti radiali, alternativamente trasparenti e opachi. A un lato del disco è collocato un fotodiodo che emette un pennello sottile di luce in direzione del fototransistore posizionato sul lato opposto del disco; la luce emessa dal fotodiodo raggiunge il fototransistore solamente quando un segmento trasparente vi si trova interposto. La rotazione del disco viene quindi tradotta in un treno di impulsi di conduzione trasmessi al fototransistore. Negli encoders incrementali tali impulsi sono fra loro uguali; negli encoders assoluti ogni singolo impulso è numerato per mezzo di un codice binario e pertanto è possibile distinguerlo dagli altri, ottenendo un'informazione sulla posizione assoluta del disco e dell'asse a esso solidale. Le caratteristiche principali di un encoder sono il numero di impulsi per giro (da alcune decine ad alcune migliaia), il tipo di segnale emesso, la capacità di distinguere i due versi di rotazione (encoder bidirezionale).