egemonìa

sf. [sec. XIX; dal greco hēgemonía]. Predominio di uno Stato su altri più deboli: l'egemonia degli Stati Uniti sull'Europa occidentale. Per estensione, supremazia, dominio: l'egemonia culturale della Francia nel sec. XVIII. § Il significato originario dato dai Greci al termine si limitava al potere di comando militare tipico di alcune cariche pubbliche e al diritto proprio dello Stato più potente di una coalizione di guidare l'esercito della lega in caso di guerra. Un accostamento con il significato attuale si trova nella Lega Delio-Attica, in cui Atene divenne la città-tiranno nei confronti dei suoi alleati. Nel mondo contemporaneo si è cercato, dopo le due guerre mondiali, di dar vita a organizzazioni internazionali (Società delle Nazioni e ONU) dove tutti gli Stati fossero rappresentati alla pari, indipendentemente dalla loro forza, proprio per sottrarre i Paesi minori all'egemonia dei maggiori. Nell'analisi compiuta da Gramsci sui rapporti tra le classi di una società, viene ripreso il concetto di egemonia per indicare il potere di direzione intellettuale e morale che una classe in ascesa si trova ad avere nei confronti dei gruppi sociali affini e alleati.

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