edìcola

sf. [sec. XV; dal laino aedicŭla, tempietto].

1) Apertura o vano (nel quale talvolta si riscontra la presenza di elementi scultorei), composto da un coronamento a timpano poggiante su elementi a colonna o pilastro; più in generale, elemento architettonico (con pianta molto diversificata) inserito nella superficie muraria interna o esterna a un edificio. Formalmente l'edicola è un preciso riferimento all'architettura classica (soprattutto romana), che usò questo elemento edilizio con valore simbolico per contenere immagini di divinità (edicola sacra) o di defunti (edicola funeraria). Edicole sacre sono quelle, per esempio, nel santuario di Acre in Sicilia. Frequenti nei sepolcri di età romana sono le edicole funerarie; caratteristiche quelle punico-romane (necropoli di Lilibeo in Sicilia).

2) Piccola costruzione, eretta dalla pietà popolare, per onorare la Madonna o i santi, per ricordare avvenimenti sacri o grazie ricevute. Un tempo serviva anche a indicare un bivio, una contrada, i confini di un terreno.

3) Costruzione collocata sul suolo pubblico e destinata alla vendita di giornali, periodici e altre pubblicazioni.