ecclìmetro
sm. [sec. XIX; dal greco ékklima, inclinazione+-metro]. Strumento topograficogoniometrico, dotato di cerchio verticale graduato, per la misura dell'angolo d'inclinazione (d'elevazione o di depressione) di una visuale rispetto all'orizzonte; può essere a traguardi o a cannocchiale. Gli ecclimetri vengono usati per una particolare livellazione di tipo trigonometrico, detta ecclimetrica, che si esegue per punti posti a distanza tale da poter trascurare gli effetti della curvatura terrestre e della rifrazione atmosferica. Per la misura dell'angolo di inclinazione dei longimetri e dei fili di direzione tesi nelle miniere si usano ecclimetri a sospensione, costituiti da un settore circolare con graduazione a zero centrale, provvisto di un filo a piombo e di due ganci per la sospensione alla fune. Se la fune è orizzontale il piombino, che indica la verticale e che fa da indice, passa per lo zero della scala mentre se la fune è inclinata si legge direttamente sul settore, in corrispondenza del piombino, l'angolo di inclinazione.