do
(con la ò aperta), sm. inv. [secondo la tradizione, dalla prima sillaba del cognome del musicista G. B. Doni]. Prima nota della scala diatonica. Inizialmente, quando si affermò l'uso di indicare ogni nota con una sillaba (e non solo con una lettera), ebbe il nome di ut, tuttora conservato in Francia. La sostituzione, per comodità di pronuncia, di ut con do, accolta in Italia e Spagna, trova conferma dal 1645, ma la nota appare già citata dall'Aretino. Come valore fisso, do corrisponde alla tonica della scala maggiore priva di alterazioni (per il do mobile, vedi solmisazione). Il do di petto è tra le note più acute del tenore, la più potente e (salvo estensioni eccezionali) la più alta; anche fig.: in quell'opera lo scrittore ha dato il do di petto.