dispèrdere
Indicev. tr. (coniug. come perdere) [sec. XIII; dal latino disperdĕre].
1) Sparpagliare un insieme di cose o persone, far andare qua e là: disperdere fra gli eredi una collezione di quadri; l'acquazzone disperse i partecipanti al corteo. Per estensione, sciogliere, diradare: il sole disperde la nebbia; gettare inutilmente, sciupare, dissipare: disperdere le energie; disperdere il proprio danaro. In particolare, annientare, distruggere, condurre alla perdizione: Dio disperde i suoi nemici. In ottica, disperdere la luce, causarne la dispersione.
2) Rifl., separarsi, allontanarsi in direzioni diverse: gli invitati si dispersero nelle sale; lo stormo di passeri si disperse nel cielo. Per estensione, dileguare, svanire: il fumo si disperde nell'aria; andar perduto: “affinché nulla si disperdesse degli avanzi della sua mensa” (Manzoni); il calore, l'energia si disperdono, vanno perduti per mancanza di sfruttamento o per irradiazione. Anche, riferito a persona, sciupare le proprie risorse inutilmente: si disperde in troppe attività diverse.