discésa
Indicesf. [sec. XIV; da discendere].
1) Il discendere: discesa da cavallo, la discesa dello Spirito Santo; calata: la discesa dei barbari.
2) Il luogo per cui si discende: sui tram la discesa è davanti.
3) Pendenza, inclinazione di un terreno e la parte stessa in pendenza: un viottolo in discesa; percorse la discesa a gran velocità.
4) In medicina discesa lattea, l'inizio della secrezione lattea dopo il parto; discesa dell'utero, prolasso uterino.
5) Nello sport: A) nello sci, gara di corsa individuale a cronometro lungo tracciati obbligati su pendii ripidi. Si distinguono gare di discesa libera, di discesa obbligata o slalom. Nella discesa libera ogni concorrente sceglie la strada che preferisce per percorrere la distanza dalla partenza al traguardo, salvo l'osservanza dei limiti posti alla pista; il percorso è lungo ca. 3 km con un dislivello compreso tra 800 e 1000 m per le gare maschili, e tra 500 e 700 m per quelle femminili. La discesa obbligata o slalom impone ai concorrenti un tracciato con un dislivello di 200 m e il passaggio di un certo numero di porte (non più di 40 nelle gare femminili) pena la squalifica. La discesa obbligata gigante o slalom gigante presenta un percorso da compiersi alla massima velocità, passando attraverso non meno di 30 porte di controllo, con un dislivello di 400 m per le gare maschili e 300 m per quelle femminili. Le gare di slalom si svolgono su due prove. B) Nel linguaggio calcistico, azione d'attacco eseguita da uno o più giocatori che dal centro del campo si portano a distanza utile per il tiro verso la porta avversaria. C) In alpinismo, discesa o calata a corda doppia.
6) Nelle telecomunicazioni, discesa di antenna, vedi caduta.