diramazióne
Indicesf. [sec. XVII; da diramare].
1) Atto ed effetto del diramare e del diramarsi; ciascuno dei rami che si dipartono da un albero o dal tronco principale di un fiume, di una strada, di una ferrovia, ecc. Per estensione, tratto di un corso d'acqua, di una strada, di una linea ferroviaria o elettrica che si stacca dal tronco principale per servire centri o reti secondari di minor interesse. Fig., ciascuna delle ramificazioni che derivano da un nucleo originario: il protestantesimo di Lutero si è diviso in tante di ramazioni.
2) Il trasmettere, il comunicare una notizia e simili a più persone: provvedere alla diramazione degli inviti.
3) In matematica, punto di diramazione di una funzione analitica è un punto dal quale escono più rami della funzione stessa; è anche un punto intorno al quale la superficie di Riemann (vedi analitico) relativa alla funzione si avvolge più volte. Nei punti di diramazione coincidono due o più determinazioni della funzione, senza che ci sia modo di separarle. Sono detti punti di diramazione di ordine finito, o algebrici, quelli nei quali gli avvolgimenti della superficie dopo un certo numero di giri completi ritornano in sé. Sono detti trascendenti quelli nei quali ciò non avviene mai.