diminuzióne
sf. [sec. XIII; da diminuire]. Atto ed effetto del diminuire. In particolare: A) in economia, diminuzione di capitale, misura attuata nei casi in cui il capitale risulti esuberante per il conseguimento dell'oggetto sociale. B) In musica, artificio contrappuntistico consistente nell'esposizione di un soggetto in valore dimezzato rispetto alla sua prima enunciazione. Tale artificio, frequente come il procedimento opposto (aumentazione) nel canone e nella fuga, fu impiegato in numerose forme musicali, fin dalle prime forme di polifonia. Nei sec. XVI-XVIII il termine diminuzione indicava anche una pratica di abbellimento vocale-strumentale consistente nel sostituire estemporaneamente a una nota più suoni di valore minore, complessivamente corrispondenti alla sua durata.