dèdica
sf. [sec. XVIII; da dedicare]. Atto del dedicare. In particolare, lettera o iscrizione, posta tra il frontespizio e il testo, con cui un autore dedica il suo libro a una o più persone. Non esistono prove documentate dell'uso della dedica nel mondo antico; ma si suppone che la pratica della dedica abbia avuto inizio nella tarda antichità; essa poi si affermò nei manoscritti dell'età medievale e fu impreziosita da un ricco apparato iconografico che assume particolare importanza nello studio del costume. Dopo l'invenzione della stampa, l'uso della dedica si mantenne per qualche tempo, per poi decadere, nel Seicento, sul piano dell'adulazione di corte. Si usa tuttora la dedica, manoscritta o a stampa, sugli esemplari di un'opera, offerti dall'autore o dall'editore a parenti, amici, critici.