contingentaménto
sm. [sec. XX; dal francese contingentement]. Limite quantitativo posto da un'autorità centrale allo scambio di beni o di attività finanziarie; un esempio classico è fornito dai contingentamenti posti sulle importazioni di particolari beni, nel quadro di politiche protezionistiche, volte cioè a proteggere particolari settori produttivi interni dalla concorrenza internazionale. Interessante in tal senso, per esempio, l'accordo bilaterale firmato tra alcuni Paesi europei, tra cui l'Italia, e il Giappone, che vincolava le parti a non vendere sul mercato della controparte più di un dato quantitativo di automobili. Nel corso degli anni Ottanta del Novecento, tale accordo, che poteva essere pensato, al momento in cui veniva siglato, come difensivo per il Giappone, si rivelò invece provvidenziale per l'industria automobilistica europea.