confezióne

Indice

Lessico

sf. [sec. XIII; dal latino confectío-ōnis, da conficĕre, compiere].

1) Le modalità, il tipo di imballaggio e i mezzi con cui vengono posti in vendita i vari prodotti commerciali: una confezione pratica e robusta; una confezione di dolci.

2) Esecuzione di abiti o altri indumenti; per estensione, indumento che si vende già fatto: confezione per bambino.

3) Nella stampa, sinonimo di allestimento.

4) Ant., preparazione, fattura; in particolare, preparato medicinale o di cucina: “Delle quali confezioni ungendosi” (Boccaccio).

Industria tessile

Settore industriale nel quale vengono allestiti in serie abiti, soprabiti, camicie, sottovesti, ecc. tagliando i tessuti adatti e unendo i singoli pezzi mediante speciali macchine per cucire. I primi laboratori sorsero contemporaneamente negli Stati Uniti, in Francia e in Inghilterra nella seconda metà del sec. XIX; con il continuo perfezionarsi delle macchine per cucire, che permettono di eseguire meccanicamente tutte le operazioni, l'industria della confezione in serie ebbe un notevole sviluppo a partire dalla fine della I guerra mondiale e sostituì in gran parte il prodotto artigianale, soprattutto nel campo della biancheria personale. Gli stabilimenti per la confezione sono organizzati con gli stessi sistemi che regolano i complessi per i prodotti in serie di largo impiego. Sono in genere suddivisi in tre reparti: taglio, confezione, stiro. Il taglio avviene seguendo un particolare accorgimento che permette una forte produzione: un carrello che scorre su rotaie stende su di un lungo tavolo più strati di tessuto in modo che siano esattamente sovrapposti e con tensione uniforme. Gli strati di tessuto sovrapposti vengono denominati “materasso”; a seconda del tessuto da tagliare il materasso può essere alto da 10 a 30 cm o anche più. Sul materasso vengono disposti, seguendo uno schema prestabilito, i modelli di cartone e segnati i contorni dei diversi pezzi (dietro, maniche, ecc.). Il taglio viene eseguito mediante taglierine, azionate elettricamente seguendo i contorni disegnati. I pezzi che se ne ricavano sono divisi in base al programma di distribuzione del lavoro e passati al reparto confezione. Dapprima vengono eseguite sui singoli pezzi le operazioni preliminari come l'unione del sopramanica col sottomanica, applicazione dei rinforzi, formazione delle pinces, ecc. Si procede quindi all'unione progressiva, sempre con macchine per cucire, dei pezzi componenti il capo da confezionare fino alla sua ultimazione. Macchine adatte provvedono alla formazione delle asole e all'attaccatura dei bottoni. I capi confezionati vengono infine stirati per mezzo di speciali presse a vapore, ognuna delle quali serve per stirare e vaporizzare una zona ben definita del capo: spalle, collo, giro maniche, davanti, ecc. Per ultimo i capi confezionati vengono imbustati o messi in sottili involucri di plastica o inscatolati e inviati al magazzino o direttamente alla spedizione. § In Italia, l'industria della confezione ha raggiunto proporzioni notevoli. La pubblicità, le azioni promozionali, l'attività dei mass-media danno continuo impulso a questo tipo di industria, che fornisce prodotti in serie di ottima qualità. In ambito internazionale, molti Paesi di recente industrializzazione si sono affermati come qualificati produttori (per esempio la Corea del Sud, Taiwan, la Cina, il Brasile, ecc.); ciò non ha mancato di creare gravi problemi di concorrenza agli Stati nei quali tale industria ha più antiche tradizioni.

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