chiòstro

sm. [sec. XIII; latino claustrum, luogo chiuso].

1) Monastero, convento, per lo più di clausura: ritirarsi in un chiostro, cercare la pace del chiostro. Fig., vita monastica, stato monacale: “aveva destinati al chiostro tutti i cadetti” (Manzoni).

2) Cortile cinto all'intorno da un porticato, sul quale si impernia il complesso monastico di cui il chiostro rappresenta il centro della vita comunitaria.

3) Ant., recinto dei canonici della cattedrale.

4) Per estensione, lett., ambiente angusto; luogo appartato e tranquillo o anche isolato e impenetrabile. § È probabile la derivazione del chiostro dal paradisus delle basiliche paleocristiane. È però solo nell'architettura romanica che al chiostro si assegnano precise funzioni di uso e ne viene definita la forma in due tipi fondamentali, quadrato e rettangolare, talvolta a due ordini, che rimarranno poi sostanzialmente immutati, anche se, particolarmente nei sec. XVII e XVIII, daranno spunti per brillanti soluzioni architettoniche.