centralità
sf. [sec. XIX; da centrale (agg.)]. L'essere centrale. In particolare, organizzazione dello spazio subordinata a un centro. Ispirata da concezioni cosmologiche, o filosofico-religiose, poiché lo spazio centrale si identifica sempre con il luogo sacro della comunità, la centralità trova anche motivazioni economiche e politiche con la concentrazione delle rispettive attività. § In geografia, il concetto di centralità ha ricevuto particolare impulso dalla “teoria delle località centrali”, la cui prima formulazione si deve a W. Christaller. Questo autore elaborò un indice di centralità basato sulla densità degli apparecchi telefonici in rapporto alla quantità di popolazione e rivolto a misurare, in tal modo, il peso relativo degli insediamenti. Successivi e più raffinati metodi di valutazione della centralità si sono fondati sulle concentrazioni di posti di lavoro industriali, di servizi, di reddito, ecc., allo scopo di individuare gerarchie di centri e di funzioni, con le relative capacità di attrazione sul territorio. Pertanto, il significato di centralità è andato sempre più avvicinandosi a quello di polarizzazione.