cediménto
IndiceLessico
sm. [sec. XX; da cedere]. L'atto o l'effetto del cedere. § In metallurgia, fenomeno di collasso di un materiale, provocato da una sollecitazione eccedente il limite di resistenza; è influenzato notevolmente dalla temperatura e dall'aggressività dell'ambiente.
Scienza delle costruzioni
Variazione di posizione di una struttura, o del terreno che la sostiene (terreno di fondazione), con conseguente riduzione o, al limite, annullamento delle capacità resistenti che provoca il collasso della struttura stessa; meno propriamente, deformazione elastica di una struttura (per esempio accorciamento di un pilastro compresso). Vi sono più cause che determinano un cedimento: dimensionamento inadeguato delle strutture rispetto alle sollecitazioni agenti; difetti di costruzione o di montaggio (possibili soprattutto nelle strutture metalliche); fattori esterni di varia natura (come per esempio variazioni improvvise di temperatura, carichi dinamici), con particolare riguardo a quelli i cui effetti si manifestano lentamente nel tempo (come per esempio infiltrazioni d'acqua nella struttura o nel terreno di fondazione, scalzamento di fondazioni subacquee per erosione del fondo, agenti atmosferici, mancanza di manutenzione, aumento delle deformazioni per effetto della sollecitazione nel tempo, ecc.), e che in taluni casi agiscono simultaneamente dando luogo a un più generale processo di degradazione della struttura (dissesto) di cui i cedimenti registrano le crisi. Predominante, ai fini della stabilità dell'intera costruzione, sono i cedimenti dei vincoli, cioè delle connessioni fra strutture diverse, e in particolare quelli del terreno al quale si connette l'intera costruzione. Questi hanno caratteristiche diverse a seconda della natura del terreno, delle quali si deve tener conto in sede di progetto in rapporto alla distribuzione dei carichi sul terreno stesso (per esempio nei terreni sciolti l'entità del cedimento può raggiungere l'ordine di qualche centimetro ma non ne conseguono inconvenienti se si mantiene uniforme per tutta l'area riguardante le fondazioni). Diverso è anche l'andamento nel tempo del cedimento nei terreni coerenti e in quelli incoerenti "Per gli schemi dell’andamento nel tempo del cedimento nei terreni coerenti e in quelli incoerenti vedi pg. 112 del 6° volume." . "Per gli schemi dell'andamento nel tempo del cedimento nei terreni coerenti e incoerenti vedi il lemma del 5° volume." Pertanto si deve garantire già in fase di esecuzione la stabilità delle strutture con opportuni provvedimenti quali, per esempio, il consolidamento del terreno, lo spostamento del piano di fondazione a maggiori profondità su strati più resistenti, ecc. L'insorgere di un cedimento non previsto comporta innanzitutto il controllo della struttura dissestata per valutarne la stabilità residua e le eventuali tensioni indotte dalla deformazione. Riferendoci a un muro di lunghezza indefinita, di altezza e spessore costanti, si classificano i cedimenti fondali in intermedi e terminali, in relazione alla loro localizzazione; in cedimenti lunghi, medi e corti, in relazione alla lunghezza del tronco interessato al cedimento rapportato all'altezza. A ciascun cedimento corrisponde una precisa manifestazione fessurativa, la cui lettura consente una diagnosi senza interventi distruttivi nelle strutture. Mentre in una struttura vincolata isostaticamente, per piccoli cedimenti non si verificano gravi effetti statici (in quanto libera di deformarsi e quindi di adattarsi alla nuova installazione), in una struttura vincolata iperstaticamente, quindi impedita a muoversi, possono nascere sollecitazioni tanto più rilevanti quanto maggiori sono le sue dimensioni "Per gli schemi di una trave vincolata isostaticamente e iperstaticamente vedi pg. 112 del 6° volume." . "Per gli schemi di una trave vincolata isostaticamente e iperstaticamente vedi il lemma del 5° volume." Per tale ragione quando siano prevedibili possibili cedimenti, si cercherà di scegliere strutture adeguate, capaci di adattarsi alle nuove condizioni senza l'insorgere di eccessive sollecitazioni (per esempio una trave Gerber in luogo di una trave continua). A seguito di tali accertamenti, e di considerazioni d'ordine economico, potranno essere presi i provvedimenti necessari per il ripristino totale o parziale della struttura dissestata le cui deformazioni, in tal caso, devono essere mantenute costantemente sotto controllo, per esempio con l'applicazione di spie, flessimetri, ecc. Tra i provvedimenti di ripristino delle strutture, oltre al consolidamento delle fondazioni mediante iniezioni, sottomurazioni, ecc., vi sono la sostituzione degli elementi lesi, il contrasto delle sollecitazioni mediante inserimento di nuove strutture di rinforzo, l'inserimento di catene, ecc.