castellière
sm. [da castello]. Tipo di insediamento preistorico, diffuso dall'Età del Bronzo all'Età del Ferro, sistemato di norma su alture di accesso difficile, alle quali vennero aggiunte opere di difesa con mura a secco e fossati. Tra le zone europee di maggior diffusione sono la Venezia Giulia, la Dalmazia e la Puglia. Nei riti funebri si distinguono due fasi, una più arcaica costituita da inumazioni in posizione rannicchiata o seduta poste dentro una cassetta di lastre litiche o nella nuda terra e ricoperte da tumulo; una, più recente, con tombe a incinerazione in urna dentro cassette di pietra. Insediamenti montani di sommità che presentano caratteristiche analoghe sono inoltre presenti nella regione preappenninica dell'Italia centromeridionale. Sebbene la tipologia di questi abitati risulti influenzata da esigenze difensive, riscontrabili peraltro anche in molti altri insediamenti, soprattutto nell'Età del Bronzo finale, la loro posizione sembra essere connessa all'incremento di attività di sussistenza basate sulla transumanza a breve raggio, sul pascolo d'altura e sull'allevamento stanziale.