carrùcola
sf. [sec. XIV; dim. del latino carruca, carro]. Elemento meccanico costituito da una ruota, piena o a razze, generalmente fusa o stampata, con profilo a gola sul bordo esterno e libera di ruotare attorno a un mozzo passante per un foro praticato al centro della carrucola stessa . Nella sua applicazione più semplice la carrucola consente di equilibrare una forza avente una direzione determinata con un'altra forza uguale, ma avente un'altra direzione, che può essere scelta nel modo più opportuno ponendo una fune in contatto con la carrucola per un arco più o meno grande della sua periferia e fissando l'asse su cui la carrucola gira folle; in questa utilizzazione non si ha vantaggio meccanico poiché la carrucola si comporta come una leva fulcrata al centro, cioè con i due bracci della stessa lunghezza. Quando invece all'asse della carrucola (carrucola mobile) si applica una forza resistente e a un'estremità della fune, bloccata all'altra, si applica la forza attiva, si ha in generale vantaggio: infatti, se le due tratte di fune sono parallele, la carrucola, comportandosi come una leva con braccio della resistenza uguale a metà di quello della potenza, permette di equilibrare una forza F con una forza pari a Se le due tratte di fune non sono parallele, il vantaggio diminuisce .