carpenterìa
IndiceLessico
sf. [da carpentiere]. Insieme delle operazioni necessarie alla costruzione di strutture in legno o metalliche, mediante giunzione di elementi, il più possibile standardizzati, predisposti fuori opera; la struttura ottenuta mediante tali operazioni.
Edilizia: carpenteria in legno
È forse la prima tecnica edilizia conosciuta dall'uomo e, anche dopo l'introduzione di altri materiali e quindi, di altre tecnologie, non ha mai cessato di progredire e perfezionarsi, limitandosi al più a passare da un ruolo di struttura fondamentale a quello di struttura provvisoria e di sostegno, a seconda delle epoche e delle culture. In Italia la carpenteria in legno è per lo più utilizzata per la costruzione di strutture provvisorie o di sostegno, centinature, puntellamenti, ponteggi, casseforme; meno per quelle definitive: capriate, orditure di tetti. Le giunzioni possono essere realizzate mediante incastri, incassi, legamenti "Vedi disegni vol. V, pag. 494" , "Per i disegni vedi il lemma del 5° volume." a seconda delle sollecitazioni che devono sopportare e trasmettere. Si ottengono anche ricorrendo a chiodature, staffe metalliche, fazzoletti metallici laterali, ma presentano tutti gli inconvenienti dovuti alla diversa capacità di resistenza di legno e ferro e al bloccaggio eccessivo del legno che dà luogo a concentrazioni di sforzi.
Edilizia: carpenteria metallica
Oltre che per strutture di servizio, ha importanti applicazioni per strutture definitive (quali per esempio ponti e grattacieli). Si divide in leggera, media e pesante in base allo spessore delle lamiere (da 0,5 a più di 10 mm). Un tempo le giunzioni venivano realizzate solo mediante chiodatura la quale, se offre una buona resistenza allo scorrimento, induce però forti tensioni concentrate nei chiodi e nelle aree limitrofe. Negli ultimi decenni si sono molto sviluppati i giunti saldati, che permettono di realizzare giunzioni sia di testa, sia secondo piani obliqui, entrambe irrealizzabili con le chiodature.