carbossiemoglobina
sf. [da carb(onio) +ossi(do)+emoglobina]. Composto che si forma nel sangue per azione dell'ossido di carbonio sull'emoglobina, allorché l'organismo respira in un ambiente contenente questo gas, anche a percentuali relativamente basse. Il legame è così tenace che l'emoglobina, che ha fissato l'ossido di carbonio, viene sottratta alla sua essenziale funzione negli scambi respiratori, con conseguente anossiemia. A basse concentrazioni la carbossiemoglobina non provoca sintomi ma, a mano a mano che la saturazione aumenta, compaiono mal di testa, confusione mentale, disturbi visivi, nausea e vomito, sonnolenza che culminano nell'insufficienza respiratoria e quindi nella morte. Il segno più caratteristico della presenza di carbossiemoglobina è il colorito rosso-ciliegia della cute e delle mucose, che deriva dal colore rosso acceso del composto. La rimozione efficace della carbossiemoglobina si ottiene solo nella camera iperbarica con ossigeno puro a forte pressione. La presenza di carbossiemoglobina è documentabile mediante un semplice prelievo di sangue del paziente intossicato.