capriòla¹
Indicesf. [sec. XVI; da capra, propr., “salto da capra” ].
1) Evoluzione completa del corpo umano compiuta puntando a terra le mani e la testa (o solo le mani) e lanciando le gambe in aria, in modo da ricadere in avanti ritti o seduti. Per analogia, il movimento affine che si fa compiere ai bambini tirandoli all'indietro per le mani di sotto le gambe e facendoli ricadere in piedi; anche l'evoluzione del corpo compiuta in acqua partendo a testa in giù. Per estensione, salto o ribaltamento in genere, caduta, capitombolo; fig.: far la capriola, avere un rovescio di fortuna o cambiare improvvisamente opinione.
2) Nella danza saltata italiana, di cui costituisce uno dei primi virtuosismi, grande salto durante il quale il ballerino batte le gambe tra loro. Di carattere spettacolare, la capriola, che può venir eseguita lateralmente (semplice) o verticalmente (intrecciata), risale al Quattrocento ed entrò in uso nella gagliarda, nella bergamasca e in altri numerosi balli “librati”. Dalla capriola derivarono la cabriole e l'entrechat, vera e propria capriola intrecciata.
3) Nell'equitazione d'alta scuola, una delle arie alte: il cavallo, puntando tutte e quattro le zampe, si alza da terra e, tenendo le anteriori ripiegate, scalcia con quelle posteriori.