Lessico

sm. [sec. XIV; accr. di canna].

1) Pezzo di grossa canna tagliato tra un nodo e l'altro, che si può usare per scopi diversi e in particolare per avvolgere il filo da tessere.

2) Grosso tubo di vario materiale, con senso analogo a canna ma per indicare elementi di maggiori dimensioni: il cannone della stufa; il cannone della fognatura è rimasto intasato. In particolare, ant., tubo del cannocchiale.

3) Stinco dei quadrupedi.

4) Parte metallica del morso che viene introdotta nella bocca dell'animale e che appoggia sulla lingua e sulle barre.

5) Bocca da fuoco costituente l'arma principale dell'artiglieria: l'arrivo del presidente fu salutato con venti colpi di cannone. Fig.: carne da cannone, soldati mandati allo sbaraglio; donna cannone, di corporatura eccezionalmente grossa e robusta; un cannone, persona che rivela eccezionali capacità in un determinato campo: quel giovane è un cannone in fisica.

6) Cannone antigrandine (o grandinifugo), bocca da fuoco con la canna disposta verticalmente e prolungata da un camino di espansione, usata nei primi decenni del Novecento per impedire la formazione della grandine a mezzo di reiterati spari a salve. È stato completamente abbandonato perché inefficace ed è stato sostituito con buoni risultati da razzi che vengono fatti esplodere all'interno delle nubi grandinigene.

7) Cannone da ormeggio, vecchio cannone piantato verticalmente su una banchina per incappellarvi i cavi d'ormeggio delle navi. I cannoni d'ormeggio assolvono così le medesime funzioni delle comuni bitte.

8) Cannone lanciasagola, cannoncino che, con debole carica, lancia un proiettile al quale è fissata l'estremità di una sottile corda (sagola). È utile per esempio quando le avverse condizioni del mare non consentono di raggiungere con un'imbarcazione un natante da rimorchiare o dal quale è necessario prelevare persone; in questi casi, infatti, il proiettile, sparato in direzione del natante in modo che lo sorpassi, porta su di esso la sagola, mediante la quale vengono successivamente portate a bordo le estremità dei cavi più grossi occorrenti per l'operazione da effettuare.

9) In fisica nucleare: A) cannone a ioni, dispositivo atto a fornire ioni da convogliare entro l'apparato accelerante degli acceleratori di particelle. È un tubo di scarica con un filamento in grado di emettere elettroni per effetto termoionico. Gli elettroni, viaggiando verso l'anodo del tubo, spiralizzano intorno alle linee di forza di un campo magnetico parallelo al campo elettrico e, per urto sugli atomi del gas che riempie il tubo, creano ioni positivi che vengono estratti mediante un campo elettrico di richiamo esercitato attraverso un'apertura. B) Cannone a plasma, dispositivo per la produzione di fiotti di plasma ad alta velocità. C) Cannone a protoni, dispositivo atto a produrre protoni veloci in fasci. È formato da un acceleratore di elettroni, da una gabbia magnetica ad alta intensità di campo e da un iniettore di atomi di idrogeno. Inizialmente, un diodo posto all'estremità dell'acceleratore trasforma una corrente elettrica di grande intensità e potenza (dell'ordine di 1011W) in fasci di elettroni, i quali, durante un percorso a spirale all'interno della gabbia magnetica, vengono accelerati a velocità prossime a quelle della luce. Successivamente, nella gabbia vengono iniettati degli atomi di idrogeno (i quali sono costituiti da un protone e da un elettrone). Per effetto della ionizzazione si ha la cosidetta “protonizzazione” degli atomi di idrogeno, cioè gli elettroni degli idrogeni si staccano dai protoni, che rimangono soli. Infine, i protoni così ottenuti vengono accelerati dai fasci di elettroni fino all'uscita del cannone, dove poi proseguono da soli fino al bersaglio. In media, tra un fascio di protoni e l'altro c'è un intervallo di circa 200 ns, e le dimensioni dei fasci sono dell'ordine del centimetro.

10) In elettronica: cannone elettronico, sorgente del fascio di elettroni utilizzata in numerosi dispositivi elettronici, quali per esempio il tubo a raggi catodici, i tubi da ripresa e alcuni tubi per microonde "Vedi schema vol. V, pag. 343" . "Per il cannone elettronico vedi schema al lemma del 5° volume." È costituito da un catodo, riscaldato direttamente o indirettamente, che emette elettroni per effetto termoionico e da una serie di lenti elettroniche che hanno lo scopo di focalizzare il fascio elettronico in modo da ottenere una macchia di piccole dimensioni a un'opportuna distanza dal catodo. L'intensità della macchia è regolata modulando l'intensità del fascio mediante la griglia di controllo, mentre gli anodi costituiscono una lente elettrostatica a due cilindri e permettono di focalizzare il fascio; l'acceleratore serve a rendere indipendente il controllo dell'intensità da quello della focalizzazione. La geometria della struttura può subire variazioni in relazione alle caratteristiche richieste al cannone, quali per esempio le dimensioni della macchia, il livello di corrente e l'energia degli elettroni del fascio. In taluni tubi (per esempio il vidicon) si usa la focalizzazione magnetica per ottenere una macchia ad alta definizione.

11) Doppia piega, ottenuta mediante sovrapposizione del tessuto, molto usata nell'abbigliamento femminile.