campanèllo
Indicesm. [sec. XIV; da campana].
Campanelli. Brano esemplificativo dello strumento.
1) Piccola campana che si suona agitandone il manico o tirando la fune a cui sta appesa: “Afferrò il campanello, e lo scosse con violenza” (Manzoni); il presidente suonò il campanello per imporre il silenzio nell'aula; tirò il campanello e aspettò che gli aprissero.
2) Nelle biciclette, avvisatore acustico formato da una piccola campana metallica, avvitata a una base fissabile sul manubrio, che viene percossa all'interno da un martelletto, a una o due teste, azionato da una levetta a cremagliera e da una molla.
3) Strumento musicale idiofono, formato da una serie di piccole campane, accordate fra loro e che si percuotono con bacchette; l'estensione supera di poco le due ottave. Ebbe origine nel Medioevo e, col nome di strumento d'acciaio, fu probabilmente introdotto per la prima volta in orchestra da Mozart nel Flauto magico. È costituito da una serie di lamine d'acciaio su cui agiscono martelletti azionati da una tastiera. È noto anche con il termine tedesco di Glockenspiel.
4) Apparecchio elettrico formato da un elettromagnete, un braccio oscillante con martelletto, molla di richiamo e contatto elettrico mobile, un contatto fisso, una piccola campana metallica "Vedi schema vol. V, pag. 278" . "Per lo schema di campanello elettrico vedi il lemma del 5° volume." Nella sua posizione di riposo, il braccio è tenuto dalla molla in posizione tale che il contatto mobile che esso porta sia premuto contro il contatto fisso e il martelletto sia lontano dalla campana. Eccitando la bobina dell'elettromagnete, questo allontana il braccio dalla sua posizione di quiete, porta il martelletto a battere contro la campana e apre i contatti. In tal modo l'elettromagnete si diseccita e la molla di richiamo riporta il braccio nella posizione di partenza richiudendo i contatti e permettendo la ripetizione del ciclo. In particolare, campanello d'allarme, dispositivo che serve a segnalare un pericolo, un furto, ecc.; anche fig., annuncio, presagio di qualche evento spiacevole.
5) Taglio di carne bovina tra la coscia e la zampa.