calorìa
sf. [sec. XIX; da calore]. Unità di misura (simbolo cal) della quantità di calore, non appartenente al Sistema Internazionale (SI), ma tuttora molto usata. È definita come la quantità di calore che deve essere ceduta a un grammo di acqua distillata a pressione atmosferica e alla temperatura di 14,5 ºC per portare quest'ultima al valore di 15,5 ºC. Il fattore di conversione che permette di passare dalla misura della quantità di calore espressa in calorie alla stessa misura espressa in joule, cioè in unità del SI, è detto equivalente meccanico della caloria; è indicato di solito con il simbolo J e vale 4,186: 1 cal=4,186 joule. Il fattore di conversione per il passaggio dalla misura in joule alla misura in calorie è indicato generalmente con il simbolo A e vale 1/4,186 (1 J=0,239 cal). Talvolta, particolarmente in medicina, si parla di contenuti energetici espressi in calorie (simbolo cal o, più spesso, Cal) intendendo però per tale unità quella che più correttamente è chiamata chilocaloria (1 kcal=103 cal). Talvolta tale unità è indicata, sempre in medicina, con il termine di grande caloria in contrapposizione alla caloria, che allora viene chiamata piccola caloria.