còlobo
sm. [sec. XIX; dal greco kolobós, tronco, mutilato, con allusione al pollice]. Nome delle 3 specie (7 secondo alcuni autori) di Primati Cercopitecidi della sottofamiglia dei Colobini, tutte africane. Lunghe 50-70 cm, queste scimmie hanno tronco slanciato, forme eleganti, coda lunghissima (60-90 cm), talora con grosso pennacchio terminale. Il manto, molto bello e di aspetto sericeo, mostra tinte prevalenti sul nero o sul bianco o rugginose e olivastre. Rappresentano il gruppo di scimmie africane con più spiccate abitudini arboricole; in alcune forme (guereza) il manto, più lungo sui fianchi, forma quasi una sorta di rudimentale paracadute che consente a questi Primati di librarsi in aria in lunghi salti da albero ad albero. Diffusi nell'Africa tropicale, si spingono in montagna sino a 3000 m. La specie più primitiva è il colobo olivaceo o colobo di van Beneden (Colobus verus), lungo 50 cm, rara specie delle foreste dell'Africa occidentale. La seconda è il colobo ferrugineo (Colobus badius), di manto brunastro e rossiccio, dell'Africa centrale e occidentale. Segue poi il gruppo dei colobi neri, noti come guereza, considerato da alcuni una sola specie (Colobus polykomos), da altri più specie distinte: hanno una pelliccia bianca e nera, con lunghi peli sui fianchi, di colore diverso a seconda delle forme; nella forma abissinica i fianchi e i lati posteriori sono ornati da una lunga frangia di peli biancastri, spioventi. I guereza sono piuttosto rari a seguito anche della caccia praticata sin dall'antichità per la pelliccia e sono considerati le più belle tra tutte le specie di scimmie.