cèlibe
Redazione De Agostini
sm. e agg. [sec. XIII; dal latino caelĕbs-íbis]. Uomo non sposato; scapolo: restare celibe; imposta sui celibi, imposta introdotta dal regime fascista con D.L. 19 dicembre 1926 n. 2132 e soppressa dal D.L. 18 febbraio 1946. Come agg. proprio di chi non è sposato: vita, condizione celibe.