bronzétto

sm. [sec. XIX; dim. di bronzo]. Scultura in bronzo di piccole dimensioni, a fusione piena o cava, che può avere una funzione a sé stante oppure un valore decorativo come elemento aggiunto (applique, ecc.). Nel mondo classico il bronzetto è molto diffuso sin dall'arte arcaica (ex voto, manici di specchi, ecc.) e quindi nel periodo classico e in quelli ellenistico e romano. Naturalmente i bronzetti risentono delle forme della scultura maggiore coeva e, soprattutto per l'arte arcaica, sono importanti per la conoscenza della contemporanea statuaria bronzea documentata solo in fonti letterarie. A imitazione della scultura classica, nel Rinascimento italiano, specialmente a Firenze e a Padova, numerosi artisti si sono dedicati alla produzione di bronzetti. § In preistoria, sono detti bronzetti sardi le statuette di bronzo, ricca e varia produzione della civiltà nuragica. I soggetti sono figure umane e animali, realizzate con uno stile primitivo che ha una sua formula stilistica e un vivace contenuto di espressività verista. I bronzetti sardi sono preziosi documenti della vita materiale, sociale, spirituale e dei costumi protostorici sardi intorno all'ultimo millennio, ca. fino al sec. VI a. C.

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