Lessico

sm. (pl. -chi) [sec. XIX; dal francese bloc risalente all'olandese blok, ceppo, tronco squadrato].

1) Massa solida e compatta di materiale, oggetto di forma tozza e poco squadrata: blocco di marmo; la costruzione pareva un grande blocco di cemento armato. Nelle costruzioni meccaniche, blocco porta stampo, elemento metallico che si pone sul basamento delle presse per sostenere lo stampo.

2) Insieme di oggetti uguali o simili tra loro: sul fondo spiccava il blocco dei nuovi caseggiati. In motoristica, blocco motore, l'insieme dei cilindri di un motore; se ricavati in un pezzo unico si dice monoblocco.

3) Specie di quaderno a fogli staccabili: aveva smarrito il suo blocco pieno di appunti.

4) Nella tecnica tipografica, la parte del libro completa di segnature e risguardi, cucita o incollata, rifilata, cui manca solo la coperta.

5) Grande quantità di merce ceduta o comperata tutta insieme: acquistare, vendere in blocco, all'ingrosso, senza valutazione dei singoli generi della merce; fig.: in blocco, senza riserve, totalmente: ammirava tutte le opere del maestro, in blocco.

6) Fig., alleanza, intesa (specialmente nel linguaggio politico): il blocco dei partiti di centro; far blocco, unire le forze per raggiungere uno scopo comune.

Edilizia

A) Elemento costruttivo modulare di peso e dimensioni rilevanti, generalmente multiple della minore; il blocco può essere in pietra (tufo, lava), argilla e calcestruzzo (blocco artificiale). Viene impiegato per la costruzione di muri in elevazione nei casi in cui non ci siano problemi di peso, per fondazioni e, nelle costruzioni idrauliche, per la formazione di scogliere. Nei casi in cui il blocco non debba svolgere funzione portante, ma solo di tamponamento o di rifinitura, si preferisce l'utilizzazione di blocchi realizzati con calcestruzzo cellulare oppure con materiali minerali, vegetali o sintetici, che sommano alla leggerezza ottime caratteristiche isolanti e coibenti. B) Elemento costruttivo complesso, prefabbricato a piè d'opera o in officina (per esempio il blocco sanitario costituito da tutti gli elementi idraulici, apparecchiature sanitarie e pavimento di un servizio igienico). C) Parte di un edificio, costituita da uno o più vani con funzioni ben definite (blocco servizi, blocco scale). D) Particolare tipo di edificio i cui corpi di fabbrica si svolgono attorno a uno o più vuoti (cortili, cavedi; per le case a blocco vedi casa).

Filatelia

Gruppo di francobolli che non siano stati separati fra loro. Il blocco più piccolo è quello costituito da quattro francobolli, detto quartina e indicato nella letteratura specializzata con il simbolo ⊞. I blocchi maggiori si indicano con il simbolo Ⓑ e possono essere regolari, quando comprendono un numero intero di righe o colonne costituite da uno stesso numero di francobolli, o irregolari quando hanno una o più righe o colonne di lunghezza diversa dalle altre. I blocchi di francobolli delle vecchie emissioni presentano di regola un notevole interesse per lo studioso e per conseguenza un dato numero di francobolli riuniti in blocchi ha un valore maggiore dello stesso numero di francobolli isolati.

Geologia

A) Elemento litoide angoloso con diametro superiore ai 100 mm; B) blocco vulcanico o piroclastico, frammento di dimensioni variabili da una decina di centimetri a qualche metro cubo, proiettato a distanza più o meno notevole dal cratere di un vulcano in fase esplosiva. I blocchi sono costituiti o da materiale lavico già consolidatosi o da rocce non magmatiche strappate alle pareti del condotto. C) Stile tettonico a blocchi, detto anche stile tettonico a frattura, aspetto peculiare delle aree cratoniche con ossatura rocciosa particolarmente rigida e pertanto incapace di reagire plasticamente alle sollecitazioni tettogenetiche. Queste determinano sistemi di faglie, generalmente molto profonde e con notevole rigetto verticale, che suddividono la superficie in zolle o blocchi, cioè in grosse masse rocciose compatte, ciascuna con una propria coerenza e unità, alternativamente sprofondate o innalzate. Le forme del paesaggio che caratterizzano queste regioni comportano una successione di tozzi rilievi e di piatte depressioni, separati da ripide scarpate, in stretto rapporto con lo stile tettonico che contraddistingue le regioni in parola. Il passaggio dalle depressioni ai rilievi è talora caratterizzato dall'esistenza di gradinate legate alla presenza di faglie minori. Le depressioni vengono indicate con il nome di fossa tettonica o di Graben; il loro fondo può essere ricoperto da depositi alluvionali o essere anche sede di laghi. I rilievi invece vengono indicati con il termine di pilastro o di Horst. In rapporto alla loro origine, è naturale che le superfici dei pilastri e delle fosse tettoniche possano corrispondere, rispettivamente, ad altopiani e a bassopiani. Esempi di questo stile tettonico sono offerti dalla successione di fosse tettoniche che ospitano i grandi laghi dell'Africa orientale; altro classico esempio è quello della fossa del Reno, nel tratto tra Basilea e Magonza, con pilastri laterali rappresentati dalla Foresta Nera a est e dai Vosgi a ovest. In Italia, esempi di stile tettonico a blocchi possono essere ravvisati nella fossa del Campidano in Sardegna e in quella bradanica, compresa fra il Tavoliere delle Puglie e la Basilicata.

Informatica

Gruppo individuabile di dati o di informazioni. I dati in entrata e in uscita sono generalmente organizzati in record e uno o più record costituiscono un blocco. La memorizzazione e il trasferimento dei dati nei relativi supporti avvengono a blocchi. Si dice che il blocco presenta un unico punto di ingresso e un unico punto di uscita. Nel caso di blocco di istruzioni i blocchi possono essere separati fra loro da istruzioni di tipo condizionale (che prescrivono di proseguire fra due blocchi) o di tipo iterativo (che prescrivono di ripetere l'esecuzione di un blocco o di procedere all'esecuzione di uno nuovo). In alcuni linguaggi di programmazione un blocco fornisce anche un ambito di validità per dichiarazioni di variabili e funzioni. Anche la trasmissione a distanza di informazioni si effettua a blocchi costituiti da uno o più messaggi. Nel linguaggio dei data base si utilizza il termine blocco per indicare l'operazione che riserva l'uso di una risorsa condivisa (un record o un file) a un singolo utente affinchè l'operazione in atto non sia influenzata da operazioni simili compiuti da altri utenti. Per esempio durante la prenotazione di un posto su un volo viene bloccato il record che contiene il numero dei posti assegnabili per evitare che da due terminali differenti venga assegnato lo stesso sedile a due persone diverse.

Sport

A) In atletica, blocco di partenza, attrezzo usato per la partenza degli atleti nelle corse veloci. Consiste in due piani graduabili nell'inclinazione e nella distanza sui quali vanno posati i piedi che, per regolamento, devono essere a contatto con il terreno. È detto anche, con termine inglese, starting-block. B) Nel nuoto, blocco o piattaforma, struttura fissa che permette all'atleta di effettuare, al momento della partenza, un tuffo di maggiore efficacia in tutte le gare tranne che in quelle a dorso. Il blocco è coperto con materiale antiscivolo, ha una superficie di almeno 50 cm², posta a 50-75 cm dal pelo dell'acqua. È ammessa un'inclinazione della piattaforma di non più di 10º. Per la partenza delle gare a dorso, il blocco è munito di maniglie.

Tecnica

Schema a blocco, la rappresentazione sintetica di un sistema (per esempio elettronico, elettromeccanico, ecc.) o di un procedimento (per esempio di calcolo) che serva a mettere in evidenza il principio di funzionamento del sistema o la successione delle fasi attraverso cui si svolge il procedimento. È costituito da un insieme di simboli grafici (blocchi) ciascuno dei quali rappresenta un elemento di sistema o una fase di procedimento concettualmente (anche se non tecnicamente) elementare. Le interconnessioni tra i blocchi permettono di visualizzare con facilità le manipolazioni eseguite sugli enti su cui si opera.

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