biocenòsi
sf. [sec. XIX; da bio-+greco kóinōsis, comunanza]. In ecologia, associazione di organismi animali e vegetali che, in un determinato ambiente (biotopo), interagiscono tra di loro anche in rapporto ai fattori ambientali (substrato geologico e clima). Nel tempo la biocenosi è oggetto di mutamenti adattativi che riguardano sia la struttura generale che la presenza e la consistenza delle specie in essa rappresentate: una serie di mutamenti di tal genere prende il nome di successione biologica. Quest'ultima ha luogo finché il numero delle specie e le rispettive popolazioni non raggiungono condizioni di equilibrio. Il sistema finale stabile è detto climax e persiste, in teoria, finché non sia interessato da perturbazioni. Le biocenosi sono caratterizzate da ritmi periodici, stagionali e giornalieri, con alternarsi di attività tra specie equivalenti (per esempio uccelli insettivori diurni e notturni) in modo da evitare la competizione tra specie che occupano nicchie ecologiche vicine. Gli equilibri della biocenosi possono essere alterati da eventi naturali o da interventi umani (agricoltura, urbanizzazione, ecc.). Anche cenosi.