baróne¹
Indicesm. [sec. XIII; dal francese ant. baron, che prob. risale al germanico baro, uomo libero].
1) Termine indicante una particolare condizione di dipendenza personale dal re soprattutto nella gerarchia militare. Con l'affermarsi del feudalesimo passò poi a indicare, presso quasi tutti i popoli d'Europa, i più importanti tra i feudatari, in particolare quelli investiti del loro feudo direttamente dalla monarchia (i vassalli cioè, o almeno i maggiori tra essi). Più chiaramente che altrove, in Inghilterra la baronia (barony o honour) fu il grande feudo della corona. Ovunque fu in ogni caso un principato feudale. Rispetto agli altri vassalli il barone ebbe maggiore potere soprattutto in campo militare e nell'amministrazione della giustizia, giungendo in molti casi ad amministrare anche l'alta giustizia comportante sentenze capitali. La decadenza politica dei baroni incomincia già nel sec. XIII con le prime affermazioni dell'autorità centrale dello Stato e la parallela progressiva riduzione delle immunità baronali. Con il crollo del sistema feudale, quello di barone si ridusse a semplice titolo nobiliare senza rapporto con quello che era stato precedentemente.
2) Titolo nobiliare che segue quello di visconte. La corona normale di barone ha il cerchio accollato da un filo di perle con sei giri in banda (tre visibili). Sono tollerate le corone con tortiglio alternato sul margine del cerchio da sei grosse perle, di cui quattro visibili, oppure, omesso il tortiglio, con la cimatura di dodici perle, di cui sette visibili, o collocate sul margine del cerchio o su sette punte. L'elmo di barone è liscio, con bordi d'oro e con 5 affibbiature e gorgeretta d'oro.
3) Per estensione, gran signore, uomo autorevole e potente; fig., il capo della famiglia; in particolare indica i grossi proprietari terrieri di origine feudale dell'Italia meridionale. Neologismo, titolo che si dà a chi esercita un grande potere finanziario, industriale, ecc.: barone dell'industria, della finanza; con intento polemico, il titolo è stato attribuito ai professori universitari titolari di cattedra in Italia. Scherzosamente: baron fottuto (anche euf. barone coll'effe), birbante, per contaminazione con barone2.
4) Parte gastronomicamente assai pregiata dell'agnello (in particolare da latte): consta della sella e dei due cosciotti. Viene in genere cucinata intera, arrostita.