babuvismo
sm. [sec. XIX; dal francese babouvisme]. Ideologia economico-sociale, derivata dal pensiero di F.-N. Babeuf. Sorto nel clima della Rivoluzione francese, il babuvismo reclamava sul piano economico la scomparsa della proprietà privata e l'equa distribuzione dei beni prodotti dalle classi lavoratrici, contadini e operai, in modo che ogni membro della società potesse godere di ciò che gli era utile. Ciò avrebbe determinato sul piano sociale la scomparsa delle classi e la premessa per l'avvento del comunismo. Fattore determinante per instaurare la nuova società era la presa del potere politico; ciò doveva avvenire mediante un atto rivoluzionario, che portasse a un governo provvisorio a carattere dittatoriale che avrebbe dovuto guidare il popolo verso il futuro ordine comunista. Questo programma radicale e intransigente rimase però confinato al ristretto ambito di pochi intellettuali, trovando scarsa adesione tra le masse proletarie cui era diretto. Nella nostra epoca ai principi del babuvismo si sono richiamati, soprattutto in Francia, alcuni gruppi della sinistra extraparlamentare miranti alla distruzione del sistema ricusando l'alternativa del marxismo-leninismo.