ave
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escl. [sec. XIII; dal latino ave, propr. impt. di avēre, star bene].
1) Formula di saluto e di augurio di solito usata in tono scherzoso. Nella liturgia della Chiesa romana compare come parola iniziale di molte preghiere; perciò, con valore di sm. o f. inv., orazione, preghiera; in un'ave, in meno di un'ave, in un tempo brevissimo.
2) Si usa talvolta come abbreviazione di avemaria: “da una pieve suonò l'Ave del giorno” (Beltramelli).