attribuzióne

Lessico

sf. [sec. XV; dal latino adtributío-ōnis].

1) L'attribuire, il conferire, l'assegnare: attribuzione di cariche onorifiche; attribuzione di un'opera d'arte, operazione critica tendente, in mancanza di documentazione precisa, a definire l'autore di un'opera anonima attraverso vari criteri (caratteri stilistici dell'opera, epoca e scuola di appartenenza) o a collocare l'opera stessa in un ambito determinato (bottega, scuola, cerchia di un artista). L'introduzione, in tempi moderni, della radiografia e di altre tecniche particolari di analisi ha facilitato, se non risolto, il lavoro di attribuzione.

2) Pl., l'insieme dei compiti e delle funzioni di chi detiene una carica o svolge un'attività: non posso decidere, questo non rientra nelle mie attribuzioni.

3) In un giudizio logico, enunciazione di un attributo del soggetto.

Diritto

Conflitto di attribuzione, divergenza fra più organi giurisdizionali sulla competenza nella stessa questione. Il contrasto è positivo se entrambi gli organi costituzionali affermano la propria competenza a decidere; negativo se entrambi la negano. La pubblica amministrazione che non sia parte in causa può chiedere in ogni sito e grado di un giudizio civile che le sezioni unite della Corte di Cassazione dichiarino il difetto di giurisdizione del giudice ordinario a causa dei poteri attribuiti all'amministrazione stessa. La Corte Costituzionale fra i suoi compiti ha quello di giudicare sui conflitti di attribuzione fra i poteri dello Stato, su quelli fra Stato e regioni e fra regione e regione (Costituzione italiana, art. 134).