astrolàbio

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Lessico

sm. [dal greco astrolábon (órganon), strumento che prende le stelle, tramite il latino medievale astrolabium]. Nome di antichi strumenti di forma piana o sferica per la determinazione delle coordinate degli astri e per la misura del tempo . Attualmente sono detti astrolabi (astrolabio a prisma, astrolabio impersonale) alcuni strumenti per la determinazione delle coordinate geografiche.

Storia

Il primo strumento di questo nome di cui si abbia notizia era usato da Tolomeo per le sue rilevazioni astronomiche; molto simile a una sfera armillare, la sua invenzione si deve probabilmente a Ipparco. Un altro astrolabio di uso corrente nell'antichità consisteva in un disco sul quale era riportata la proiezione della sfera celeste con azimut e almucantarat. Tutto intorno era riportato un abaco utilizzato per la misura del tempo. Intorno al disco potevano girare un regolo e una seconda placca nella quale era incisa una mappa con l'indicazione delle stelle più importanti. Un astrolabio di tipo molto perfezionato, quasi certamente di derivazione araba, fu usato, particolarmente dai navigatori , per tutto il sec. XVII e per parte del XVIII, quando il suo uso fu completamente sostituito dal sestante. § Gli artisti islamici decorarono gli astrolabi con ricchissima fantasia, con lavorazioni incise o ad agemina. Gli ornati insistevano soprattutto sui bordi esterni e sulla placca traforata che reggeva l'anello di sospensione, ma anche gli indici assumevano talvolta forme animali, specie negli splendidi esemplari persiani.

Tecnica

Astrolabio a prisma "Per lo schema dell'astrolabio a prisma vedi il lemma del 2° volume." è uno strumento per determinare latitudine e tempi mediante l'osservazione di stelle in culminazione a 60º di altezza sull'orizzonte. Ideato nel 1903 da C. Driencourt, si basa sulla determinazione visuale dell'istante di coincidenza di due immagini della medesima stella ottenute dalla riflessione di un raggio attraverso una faccia di prisma equilatero, e dell'altro raggio attraverso la faccia adiacente, previa riflessione preliminare sulla superficie orizzontale di una bacinella di mercurio che ha il compito di determinare lo zenit locale. Astrolabio impersonale di Danjon "Lo schema dell’astrolabio impersonale di Danjon è a pag. 52 del 3° volume." , "Per lo schema dell'astrolabio impersonale di Danjon vedi il lemma del 2° volume." fondato sul principio dell'astrolabio a prisma, questo strumento ovvia all'imprecisione con cui l'osservatore è in grado di valutare l'istante di coincidenza delle due immagini stellari. Il dispositivo di registrazione (elettrico) consente infatti una serie di misure di tempi dalla quale l'istante vero è deducibile in modo automatico con la precisione di qualche millesimo di secondo. L'astrolabio impersonale di Danjon, fra l'altro, è mobile intorno al suo asse verticale cosicché esso – oltre che fornire la latitudine e i tempi di culminazione al meridiano locale – permette la catalogazione delle posizioni celesti di tutte le stelle con declinazione compresa fra ±30º rispetto alla latitudine geografica del luogo di osservazione. Lo strumento costituisce uno dei più perfezionati dispositivi per l'astronomia di posizione.

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