asserviménto

Lessico

sm. [sec. XIX; da asservire].

1) L'asservire e l'essere asservito; assoggettamento.

2) Nella tecnica, collegamento tra due sistemi di potenze diverse atto a far sì che una o più grandezze caratteristiche del sistema che fornisce o assorbe potenza maggiore (detto sistema asservito) dipendano da altre grandezze caratteristiche del sistema che richiede potenza minore. Si parla generalmente di regolazione quando le grandezze caratteristiche del sistema asservito (grandezze asservite) assumono valori costanti nel tempo: l'altro sistema è allora detto regolatore. Più in generale può accadere che le grandezze asservite, anziché rimanere costanti, assumano valori dipendenti da quelli delle grandezze caratteristiche del sistema di potenza minore: tale sistema è allora detto servosistema e l'asservimento realizzato prende il nome di servocomando.

Farmacologia e tossicologia

Secondo la definizione ufficiale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'asservimento ai farmaci (in inglese, addiction) è uno stato di intossicazione periodica o cronica (avente carattere nocivo sia per l'individuo sia per la società) prodotta dal ripetuto impiego di un farmaco naturale o sintetico. Le sue caratteristiche comprendono: crescente desiderio del farmaco e necessità di procurarselo a qualsiasi condizione; tendenza all'aumento della dose; stato di dipendenza psichica e fisica agli effetti del farmaco. Il fenomeno dell'asservimento è una complessa condizione psicosomatica nella cui determinazione intervengono contemporaneamente modificazioni biochimiche (tolleranza o assuefazione), psicologiche (abitudine) e fisiopatologiche (farmacodipendenza). Assai grave è il fenomeno sociale dell'asservimento ai farmaci nell'ambito delle cosiddette “intossicazioni voluttuarie” o tossicosi da stupefacenti.