ascritto

agg. [sec. XVI; pp. di ascrivere].

1) Iscritto, annoverato, aggiunto; anche sm.: gli ascritti alla società. In sociologia, ruolo ascritto, ottenuto automaticamente dai suoi occupanti, come risultato di caratteristiche oggettive o di rapporti sociali che non dipendono dal loro controllo. Per esempio, la nascita in una determinata famiglia, il sesso, l'età sono alcune fra le più importanti basi di ascrizione. Il ruolo di genero, per esempio, è ascritto, poiché si fonda su un rapporto del tutto incontrollabile, quale l'appartenenza della moglie a una data famiglia.

2) Scritto accanto; in particolare in linguistica, indica il fatto grafico per cui in greco il segno iôta nei dittonghi lunghi fu dapprima ascritto cioè scritto dopo la vocale lunga. Quando però questi dittonghi lunghi, nella loro evoluzione fonetica, si ridussero a semplici vocali lunghe, lo iôta non fu più scritto e solo in epoca bizantina fu nuovamente reintegrato nella grafia e fu scritto sotto la vocale lunga (iôta sottoscritto). Quest'uso continua ancor oggi (con le lettere maiuscole, però, lo iôta viene ancora ascritto).