armare

Indice

v. tr. [sec. XIII; latino armāre].

1) Propriamente, munire di armi un singolo militare, soldato o ufficiale, o un reparto: armare gli artiglieri di cannoni pesanti; si dice anche per indicare l'insieme delle operazioni necessarie per mettere una fortezza o una piazzaforte in grado di esplicare i suoi compiti bellici: armare la fortezza di mezzi antiaerei; per le navi da guerra, metterle in grado di raggiungere gli scopi militari per cui sono state costruite. Fig., fortificare, dar vigore: “o Amore del vero, armami di generoso ardimento” (Foscolo); la vita dura l'aveva armato contro tutti gli ostacoli. Per estensione: armare cavaliere, accogliere nella cavalleria mediante la cerimonia dell'investitura. Rifl., munirsi di armi o di oggetti da usare come armi: armarsi di un randello; fig., provvedersi, dotarsi: armarsi di penna e matita; farsi forte di una virtù, di una qualità morale: armarsi di coraggio, di costanza.

2) In marina, fornire una nave di tutto il necessario, in uomini e materiale, per la navigazione o per azioni belliche: “i Pisani... armarono trentadue galee” (G. Villani); armare i remi, metterli sugli scalmi, pronti per vogare.

3) In senso tecnico: A) provvedere all'armatura di una struttura edilizia, di uno scavo, ecc.: armare una volta, una galleria, un blocco di cemento. B) Nelle ferrovie, munire di armamento. C) Nella scenografia teatrale, fissare a un telaio di sostegno la carta o la tela su cui è dipinta la scena, perché rimanga tesa.

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