appoggiatura
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sf. [sec. XVIII; da appoggiare].
1) Abbellimento musicale che dal sec. XVII in poi presentò diverse forme grafiche e diverse possibilità di esecuzione. L'appoggiatura dista una seconda dal suono reale ed è accentata; per consuetudine si distingue in appoggiatura lunga (che sottrae al suono reale metà del suo valore) e breve (che coincide con l'acciaccatura); può essere anche formata da due note e si chiama doppia appoggiatura. Nel linguaggio armonico, nota estranea all'accordo, distante una seconda superiore o inferiore dal suono reale su cui risolve.
2) Nel gergo teatrale, artificio cui ricorre, talvolta abusando, l'attore che pronuncia più marcatamente un vocabolo o parte di una battuta per conferirgli maggior rilievo.