antropomètrico
agg. (pl. m. -ci) [sec. XIX; da antropometria]. Relativo all'antropometria; proprio dell'antropometria: esami antropometrici. § Punto antropometrico, ciascuno dei punti cui si fa riferimento per compiere le misure di determinate distanze (diametri), definiti o in base a dati anatomici, per esempio all'incrocio di due suture o all'incontro fra due ossa (punti anatomici), o in base alla posizione assunta dal corpo nello spazio, per esempio il punto più alto del capo, quando l'individuo è in posizione eretta (punti architettonici). § Indice antropometrico, rapporto centesimale tra due misure o due distanze fra punti antropometrici, rilevato sul corpo umano o su un reperto fossile. Gli indici antropometrici servono in antropometria per definire le caratteristiche di ogni parte del corpo umano. Per ottenere un indice si stabilisce il rapporto tra due valori correlabili (per esempio entrambi riferiti al naso), di cui quello considerato, nella generalità dei casi, come il minore viene espresso al numeratore e moltiplicato per cento. Secondo tale convenzione, quindi, tutti i valori dell'indice che siano inferiori a 100 indicano valori normali; quelli al di sopra del 100 indicano un capovolgimento delle condizioni normali.