angòscia
Indice
Lessico
sf. [sec. XIII; latino angustía, strettezza]. Difficoltà di respiro; senso di oppressione, di soffocamento che provoca uno stato d'ansia, d'agitazione: “l'angoscia del pianto non lasciò rispondere al prenze” (Boccaccio). Per estensione, preoccupazione assillante, inquietudine, ansia ossessiva: “apparve in fondo ai suoi occhi... un'angoscia senza speranza” (Silone).
Filosofia
Termine introdotto da S. Kierkegaard nel Concetto dell'angoscia (1844). Al contrario della paura o di stati d'animo analoghi, l'angoscia non si riferisce a nulla di determinato, è il puro sentimento della possibilità che coincide con la realtà della libertà. Le possibilità che si aprono all'uomo perché è libero non contengono infatti alcuna garanzia di realizzazione e nascondono sempre la eventualità dello scacco e della morte; l'angoscia propria dell'uomo sta dunque nel senso della precarietà della propria condizione e quindi della sua nullità possibile: essa è però radice della stessa redenzione, che nasce dall'affermazione della realtà di Dio di fronte alla nullità dell'essere. Il concetto di angoscia è stato sviluppato dalla filosofia esistenzialista e in particolare da M. Heidegger, che nell'angoscia ha riconosciuto la situazione affettiva fondamentale dell'uomo di fronte alla morte, non già la paura dei pericoli che possono causarla, ma il senso stesso di nullità dell'esistenza, che coincide con l'accettazione della morte come possibilità assolutamente propria dell'uomo.
Psicologia
Reazione psicologica di un soggetto che si trova di fronte a una serie di stimoli interni o esterni di intensità tale che non è in grado di dominare. In tal senso l'angoscia può essere considerata una grave forma di ansia. Può portare fino alla sensazione di distruzione imminente o, nelle crisi acute più gravi, a una dissoluzione più o meno profonda della coscienza. È in genere accompagnata da manifestazioni somatiche. L'angoscia è presente in varie forme di psicosi. In psicanalisi si distinguono due forme di angoscia: l'angoscia di fronte a un pericolo reale (angoscia reale) e l'angoscia di fronte a una pulsione interna vissuta come minacciosa (angoscia istintuale).