anastomòsi

Indice

Lessico

sf. [sec. XVII; dal greco anastómōsis, imboccatura].

1) In anatomia, comunicazione o collegamento tra due o più elementi anatomici (arterie, vene, vasi linfatici, nervi, ecc.) mediante confluenza o rami collaterali.

2) In geomorfologia, anastomosi degli alvei fluviali, ricongiungimento di più bracci di un corso d'acqua, separati a monte da isole o da barre fluviali. La locale suddivisione dell'alveo in più bracci lungo uno o più tratti del corso d'acqua dipende da un improvviso calo delle capacità di trasporto (per diminuzione di pendenza e quindi di velocità; per diminuzione di portata connessa a eccezionali infiltrazioni o a forte evaporazione, ecc.) e dal conseguente aumento della deposizione.

Chirurgia

Le anastomosi, dette anche abboccamenti, si realizzano (anastomosi artificiali) quando occorre mettere in rapporto organi cavi, vasi, tendini, tratti del tubo digerente (gastro-entero-anastomosi), e si designano con il nome dei due organi messi in comunicazione . Lo scopo delle anastomosi tra organi cavi è quello di creare una via di comunicazione che ristabilisca il flusso del loro contenuto, interrotto da cause patologiche; quello tra organi pieni (nervi, tendini), invece, è di ristabilirne la continuità funzionale. Le anastomosi si eseguono secondo quattro modalità: termino-laterale, quando l'estremo di sezione di un organo viene suturato alla superficie laterale dell'altro; termino-terminale, fra gli estremi delle superfici di sezione di due organi; latero-terminale, tra la superficie laterale dell'organo prossimale e la superficie di sezione di quello distale; latero-laterale, fra le superfici laterali di due organi. Nel tubo digerente si eseguono anastomosi antiperistaltiche, nelle quali i segmenti intestinali sono posti in connessione tale che le onde peristaltiche siano in direzioni opposte, e anastomosi isoperistaltiche, se viceversa. Nell'apparato urinario le anastomosi si praticano tra la pelvi e gli ureteri (pielo-ureterostomia, ecc.), fra gli ureteri e la vescica (pielo-cisto-anastomosi) o tra due segmenti dell'uretere (uretero-ureterostomia). Nell'apparato genitale vanno ricordate le anastomosi tra deferente ed epididimo o testicolo. Le anastomosi vascolari si realizzano, in genere, tra vena porta e vena cava o tra vena splenica e vena renale sinistra, tra le arterie ovarica e appendicolare nel legamento largo (anastomosi di Clado), tra rami della stessa arteria (anastomosi omocladiche), tra un'arteria e una vena (anastomosi arterovenosa), o anche tra rami di arterie diverse (anastomosi eterocladiche).

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