ammoniotèlico
agg. (pl. m. -ci) [da ammonio+greco télos, fine, termine]. In biologia, dicesi di organismo che elimina i rifiuti azotati del ricambio soprattutto sotto forma di sali ammoniacali contenuti nell'urina. Poiché l'ammoniaca e i suoi sali sono molto tossici e diffusibili nell'acqua, inclusa quella dei liquidi corporei, gli animali, per eliminarli, necessitano di grandi quantità di acqua. Pertanto adottano il metabolismo ammoniotelico soltanto gli animali che hanno molta acqua a disposizione, cioè gli invertebrati acquatici, anche marini, e i vertebrati primariamente acquatici (i Pesci d'acqua dolce e le larve degli Anfibi, quindi, ma non i Cetacei o i Pinguini). Gli animali di acqua dolce sono infatti ipertonici rispetto all'ambiente e sono quindi continuamente penetrati dall'acqua, che costantemente eliminano, e gli invertebrati marini sono generalmente isoosmotici rispetto all'ambiente, da cui possono trarre acqua a volontà.