ambasciatóre
IndiceLessico
(disus. ambasciadóre), sm. [sec. XIII; dal provenzale ambaissador].
1) Agente diplomatico incaricato di dirigere la rappresentanza di uno Stato presso un altro Stato, nel cui territorio deve risiedere stabilmente: l'ambasciatore russo a Roma. In gergo ufficiale ambasciatore si usa tanto per uomo quanto per donna (ma solo -trice o -tora per la moglie dell'ambasciatore).
2) Chi porta un'ambasciata; messaggero, nunzio: ambasciatore non porta pena, non è responsabile del messaggio sgradito che reca.
Diplomazia
Secondo la consuetudine internazionale fissata dal Regolamento di Vienna (19 marzo 1815) e dal Protocollo di Aix-la-Chapelle (21 novembre 1818) l'ambasciatore forma, assieme al nunzio apostolico, la prima categoria degli agenti diplomatici e solo a essi il Regolamento di Vienna (art. 2) riconosce la rappresentanza del capo dello Stato e di conseguenza gli onori che a questi spettano. Attività e prerogative degli ambasciatori sono oggi regolate da un trattato multilaterale elaborato sotto il patrocinio dell'ONU e siglato a Vienna il 18 aprile 1961; il regolamento del 1815 ha oggi importanza solo per le questioni inerenti il cerimoniale. L'ambasciatore acquista le relative qualifiche attraverso l'accreditamento, cioè il gradimento dello Stato che lo riceve e la presentazione delle lettere credenziali. Durante lo svolgimento della sua missione egli è protetto dall'immunità diplomatica. Il suo ufficio termina normalmente per richiamo in patria da parte dello Stato che lo ha inviato; se dichiarato espressamente persona indesiderabile (persona non grata) dallo Stato che lo ha accreditato; per morte; per estinzione dello Stato che lo ha inviato. § Conferenza degli Ambasciatori, commissione istituita nel 1919 a Parigi formata dagli ambasciatori di alcuni Paesi.