amanuènse
Indicesm. [sec. XIX; dal latino amanuēnsis, servo che copia a mano].
1) Copista che, prima dell'invenzione della stampa, trascriveva opere per biblioteche o per privati. § Nel mondo classico gli amanuensi generalmente erano schiavi, mentre gli scribi erano uomini liberi. Nell'alto Medioevo questa attività fu esercitata quasi esclusivamente nei centri religiosi. Dal sec. XIII si sviluppò una vera e propria organizzazione di amanuensi di mestiere, sia presso scuole e università, sia presso conventi, sia presso le corti rinascimentali, tanto che finirono per formare un'unica corporazione con librai, legatori e miniatori: alcuni amanuensi infatti erano calligrafi e miniatori famosi. Alla maggior parte di essi, però, per mancanza di una cultura adeguata, risalgono errori e differenze nella lezione dei testi. Con la diffusione della stampa, che riproduceva fedelmente i manoscritti, gli amanuensi a poco a poco scomparvero.
2) Impiegato cui compete l'incarico di scrivere a mano atti o documenti.