allelopatìa

sf. [allelo-+-patia]. Interazione fra specie vegetali diverse nella lotta per l'affermazione delle singole specie, attuata con l'emissione nell'ambiente, specialmente nel terreno, di prodotti del metabolismo. Così, diversi funghi sono produttori di antibiotici capaci di bloccare lo sviluppo di molti microrganismi, soprattutto batteri. Le piante superiori possono agire sui microrganismi mediante i cosiddetti fitonzidi o su altre piante superiori con sostanze inibitrici, dette anche coline. L'azione allelopatica può essere attuata inibendo la germinazione dei semi di molte specie, come è stato per esempio dimostrato per alcune piante dotate di oli eterei, come la lavanda, o di altre sostanze, come l'assenzio, che nella zona di loro influenza bloccano la germinazione delle specie annuali, favorendo così il proprio sviluppo vegetativo. Altro modo di azione è quello di emissione di sostanze tossiche che non impediscono la germinazione, ma rallentano lo sviluppo delle specie che ne vengono in contatto. Anche il fenomeno del suolo stanco è riconducibile ad azioni di questo tipo. Caratteristico è il fenomeno dell'autotossicità in relazione alla concentrazione delle secrezioni radicali; il caso più noto è quello dello Hieracium pilosella.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora