al-Ḥakīm Tawfīq
autore drammatico egiziano (Alessandria 1898-Il Cairo 1987). Laureato in giurisprudenza, entrò in magistratura iniziando parallelamente l'attività di scrittore e pubblicando nel 1933 il dramma La gente della caverna, che riscosse immediato successo. Soltanto nel 1943 riuscì ad abbandonare completamente la magistratura. Commediografo e drammaturgo, creò, per la prima volta nella storia letteraria egiziana, un teatro inteso non soltanto come satira sociale ma come rappresentazione simbolica della natura umana che, costituita da intelletto, sentimento e amore, è in lotta con il “tempo”, l'elemento fondamentale della sua poetica. Questi temi universali sono espressi in un arabo letterario con impiego del dialetto per diminuire la distanza esistente fra lingua letteraria e lingua parlata. Nella sua vasta produzione emergono: Shahrazād (1934), Pigmalione (1942), Salomone il sapiente (1943), Teatro della società (1950), Il sultano in vendita (1961). Ha scritto anche romanzi (Il ritorno dello spirito, 1933; Diario di un magistrato di campagna, 1937).