agnosìa
Indicesf. [da a- privativo+greco gnṓsis, conoscenza].
1) In filosofia, indica l'ignoranza consapevole. Tipico l'atteggiamento di Socrate, che dichiarava di “sapere solo di non sapere”.
2) In medicina, difficoltà a riconoscere gli oggetti, o genericamente gli stimoli esterni, non determinata da compromissione degli apparati sensitivo-sensoriali o da indebolimento delle capacità mentali, ma da lesioni cerebrali a varie localizzazioni. Si riscontrano forme di agnosia tattile, visiva, uditiva e dello schema corporeo. Le agnosie tattili, che possono essere primarie o secondarie, sono provocate da lesioni dell'emisfero cerebrale controlaterale, da una lesione cerebrale parietale bilaterale o da una lesione cerebrale parietale molto estesa. Nelle agnosie tattili primarie (o agnosie percettive), l'incapacità di apprezzare le differenze di intensità di stimoli tattili, termici e dolorifici rende impossibile il riconoscimento del materiale degli oggetti; inoltre la compromissione del riconoscimento spaziale e dell'apprezzamento delle similitudini tra forme e volumi rende impossibile riconoscere la forma degli oggetti. L'agnosia tattile secondaria (o asimbolia tattile) è l'incapacità di riconoscere un oggetto nel suo peculiare significato. Le agnosie visive sono dovute a lesioni delle aree cerebrali pre e parastriate confinanti con l'area calcarina e consistono nell'incapacità di riconoscere i simboli grafici, i colori, le immagini e le figure simboliche. Le agnosie uditive, raramente riscontrate, sono dovute o a una lesione della prima e della seconda circonvoluzione temporale dell'emisfero sinistro, o a lesioni bilaterali delle circonvoluzioni bilaterali trasverse, o a lesioni della parte media della prima circonvoluzione temporale e zone confinanti. Consistono in un riconoscimento alterato dei suoni, dei rumori e del linguaggio parlato malgrado l'integrità completa degli organi periferici e delle vie sensoriali dell'udito. Un particolare tipo di agnosia è la somatoagnosia o asomatognosia, che riguarda lo schema corporeo, cioè la percezione della propria immagine e della sua posizione nello spazio. Essa consiste nell'incapacità di riconoscere le varie parti del proprio corpo, oppure una intera metà di esso (emisomatoagnosia).