aeromodellismo
sm. [sec. XX; da aeromodello]. Attività consistente nella costruzione di aeromodelli e nel loro impiego a scopo ricreativo, agonistico e di studio . L'aeromodellismo nacque verso la fine dell'Ottocento per sperimentare su modelli volanti le teorie aerodinamiche; tra i modelli allora realizzati rimase famoso il “planoforo” di Alphonse Pénaud, che per primo utilizzò una matassa elastica per azionare l'elica. Come attività sportiva e ricreativa l'aeromodellismo si sviluppò dopo la prima guerra mondiale e attualmente può essere distinto in aeromodellismo statico e aeromodellismo sportivo. L'aeromodellismo statico è molto diffuso e vi sono varie associazioni che se ne occupano. Le costruzioni dedicate esclusivamente alla riproduzione di aeromobili esistenti o esistiti debbono seguire rigorosamente la riduzione in scala e le misure più comuni sono 1/72, 1/48, 1/32. L'aeromodellismo sportivo ha per fine la costruzione di modelli atti al volo al fine di partecipare a competizioni. Alle gare e ai raduni internazionali (il più importante dei quali si svolge annualmente a Whitsunhite in Gran Bretagna) sovrintende la Fedération Aéronautique Internationale (FAI), mentre nell'ambito di ciascun Paese l'attività è regolata dai singoli aeroclub. I settori dell'aeromodellismo sportivo sono: volo libero (i modelli volano liberamente una volta lanciati); volo vincolato (i modelli ruotano intorno all'aeromodellista che ne comanda le evoluzioni a mezzo di due cavi d'acciaio collegati agli organi di guida); volo telecomandato (il modello viene comandato nel suo volo mediante radioguida). Le categorie di modelli più diffuse sono: wakefield, veleggiatori, motomodelli (per il volo libero); acrobazia, combat, velocità, inseguimento o team racers (per il volo vincolato circolare); monocomando, pluricomando, veleggiatori e motoveleggiatori da durata (per il volo telecomandato). Ogni modello deve sottostare a determinate norme fissate nazionalmente dall'Aero Club d'Italia e internazionalmente dalla CIAM Alcune sono generali (peso massimo 5 kg, cilindrata massima motore o motori 20 cm3), altre invece sono particolari e riferite a ogni singola categoria. I modelli per il volo libero, in condizioni particolarmente favorevoli, possono restare in volo anche un'ora, ma il regolamento internazionale limita a tre minuti il tempo di volo valido ai fini della classifica, per cui essi sono dotati di un congegno a tempo che, trascorsi tre minuti, ne altera l'equilibrio e ne determina la discesa. Nei modelli per il volo vincolato quelli da velocità vengono suddivisi in quattro classi a seconda della cilindrata e del tipo di motore: 1) con motore a scoppio fino a 2,5 cm3; 2) da 2,51 a 5 cm3; 3) da 5,01 a 10 cm3; 4) con motore a getto (pulsoreattore, turbogetto, razzi). I modelli per il volo vincolato sono generalmente molto piccoli e presentano linee aerodinamiche per poter raggiungere velocità di 200-300 km/h. In gara i voli sono cronometrati sulla base di 1 km. I modelli da acrobazia sono invece più grandi e meno veloci ma assai manovrieri e possono compiere varie figure acrobatiche. I modelli da inseguimento sono destinati a gare alle quali generalmente partecipano tre concorrenti che, partendo insieme, tentano di sorpassarsi, atterrano per il rifornimento e ripartono fino a coprire la distanza di 10 km nel minor tempo possibile. Nei modelli per il volo telecomandato i monocomando hanno dispositivi che possono agire solo sul timone di direzione; quelli pluricomando hanno dispositivi che possono agire combinatamente su numerosi organi (timoni di profondità e direzione, alettoni, carburatore, ecc.) che rendono il volo del modello simile a quello di un vero aereo.
Aeromodellismo. Alcuni modelli di aerei da guerra.
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