acceleròmetro

sm. [da accelerare + -metro]. Strumento per la misurazione delle accelerazioni di corpi mobili, in particolare di strutture vibranti. Nel caso più semplice è costituito da una pallina di massa determinata, vincolata all'estremità di una molla parallela alla direzione dell'accelerazione. Secondo la legge fondamentale della dinamica (f=ma) la pallina di massa m, per effetto dell'accelerazione a cui è soggetta, esercita sulla molla una forza f che ne provoca un allungamento; dal valore di questo, leggibile su una scala graduata, si risale all'accelerazione cui è soggetta la pallina. Nel caso si voglia determinare la massima accelerazione cui sono soggetti corpi vibranti ad alta frequenza, si usano accelerometri molto sensibili in cui la forza f è rivelata con dispositivi che sfruttano effetti di magnetostrizione o, più generalmente, effetti di piezoelettricità (vedi estensimetro). L'impiego più comune dell'accelerometro si ha nel campo dell'ingegneria sismica per studiare il comportamento di terreni e di costruzioni edilizie durante un evento sismico o comunque un'eccitazione meccanica. Gli accelerometri sono usati anche in aeronautica, per misurare un'accelerazione lineare, oppure angolare, calcolandone le componenti secondo una terna di assi ortogonali, e in missilistica, per trasmettere i valori dell'accelerazione istantanea a un calcolatore che ne deduce le modificazioni da apportare alla traiettoria. Gli accelerometri di questo tipo raggiungono sensibilità dell'ordine di 0,0001 m/s². Per misure dell'accelerazione di gravità, utili nella prospezione geofisica del suolo, si usano particolari accelerometri detti gravimetri.

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